Brindisi, Collaboratore di giustizia: “Da Clan Romano-Coffa estorsioni ai danni di una sala giochi”

Il cosiddetto clan Romano-Coffa per anni avrebbe gestito le estorsioni ai danni di bar, distributori di carburanti, sale giochi e spacciatori che agivano nel cuore della movida. Il neo collaboratore di giustizia Andrea Romano, considerato elemento di spicco della frangia brindisina della Scu, ha illustrato le dinamiche estorsive nel corso di un’interrogatorio avvenuto lo scorso 20 gennaio e depositati lo scorso 5 febbraio nel corso dell’udienza preliminare del procedimento scaturito dai blitz “Synedrium – Fidelis”. Le attività estorsive – riporta Brindisi Report – venivano organizzate nel corso delle riunioni fra affiliati. Romano nell’interrogatorio fa riferimento a una sala giochi in cui erano presenti slot imposte dal clan e ogni 15 giorni si provvedeva alla riscossione della somma estorta. “Nel momento in cui sorgevano dei problemi nel senso che qualcuno si rifiutava di pagare si organizzavano azioni punitive”, ha detto il collaboratore di giustizia. Fra il 2014 e il 2015, del resto, “l’attività estorsiva da noi posta in essere – ha riferito Romano agli inquirenti – comprendeva tutte le attività commerciali presenti sul territorio brindisino”. cdn/AGIMEG