Il Presidente della Seconda Sezione del Tar Lazio respinge con due decreti cautelari la richiesta di alcune sale bingo di sospendere il pagamento del canone mensile di proroga, o quantomeno di ridurne l’importo a 2.800. Gli operatori avevano infatti inviato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli una richiesta di “sospensione del pagamento del canone relativo alla c.d. “proroga tecnica” ovvero, in subordine, di autorizzazione a corrispondere quest’ultimo canone in misura pari ad € 2.800,00, richiedendosi all’occorrenza, per la restante parte, un’appendice alla fideiussione o polizza assicurativa già rilasciata in favore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli contenente la sua estensione anche al pagamento del canone mensile relativo alla c.d. “proroga tecnica”. L’Amministrazione ha però respinto la richiesta e la questione è così finita di fronte al Tar. Il Presidente della Sezione spiega in sostanza che la questione può essere rinviata alla camera di consiglio: infatti “si possono ritenere insussistenti i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza”, dal momento che l’unico danno ha natura economica “che di per sé non può essere irrimediabilmente compromesso, come per i precedenti citati, dall’attesa sia pur ridotta dell’esame collegiale della domanda cautelare”. La richiesta di sospendere il provvedimento dell’ADM verrà quindi discussa nuovamente nell’udienza del 16 dicembre, di fronte all’intero Collegio e in pieno contraddittorio con l’Amministrazione. lp/AGIMEG