Bingo, Tar Lazio accoglie istanza cautelare contro incremento dei canoni mensili. Trattazione del merito fissata al 22 novembre

Diversi operatori del bingo hanno presentato dei ricorsi al Tar del Lazio per chiedere del provvedimento del 30 maggio 2023 emesso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Giochi avente ad oggetto “articolo 1, comma 124, legge n. 197 del 2022 – proroga delle convenzioni di concessione per la raccolta del bingo di sala, con il quale venivamo incrementati i canoni mensili dovuti a 7.500 euro mensili.

Il Tar del Lazio ha premesso che “la questione come prospettata dalle società ricorrenti trova riscontro in generale e per le tematiche sottese ed ancora sub iudice in numerosi precedenti della sezione e del Consiglio di Stato”.

I giudici hanno poi stabilito che “la domanda cautelare sia prima facie meritevole di accoglimento tanto sotto il profilo del periculum in mora che del fumus boni iuris. Sotto quest’ultimo profilo o condizione dell’azione nello stato in cui versa, “giocano un valore se non assorbente, quantomeno condizionante, la serie di dubbi di compatibilità euro-unitaria già espressi dal Consiglio di Stato su analoghe misure adottate in base alla previgente disciplina di legge che ha previsto un regime di “proroga tecnica” onerosa delle concessioni scadute.

“Al pregiudizio lamentato, in ragione di quanto sopra esposto, può disporsi nelle more che le ricorrenti società restino comunque tenute a versare il canone concessorio nella ridotta misura originaria di euro 2.800,00 mensili”.

Il Tar del Lazio ha quindi accolto l’istanza cautelare degli operatori del bingo e ha fissato la trattazione del merito nell’udienza del 22 novembre 2023. ac/AGIMEG