Bingo, Consiglio di Stato: sì ad abbassamento canone proroga concessioni, no a interventi per eccessiva onerosità fideiussione

Il Consiglio di Stato conferma le ordinanze emesse dal Tar Lazio che abbassano il canone di proroga delle concessioni del bingo da 7.500 a 2.800 euro, respinge quindi il ricorso intentato da ADM. Secondo i giudici di Palazzo Spada, la situazione in cui versa l’Amministrazione non rappresenta un reale pericolo: “fino a quando le società concessionarie, ricorrenti in primo grado, continueranno a operare in regime di proroga tecnica”, non c’è alcun rischio di insolvenza “e quindi un vulnus alle finanze pubbliche”. Respinta però anche la censura avanzata da alcune sale bingo sull’eccessiva onerosità della fideiussione – il Tar aveva imposto agli operatori di stipularne una per garantire la differenza del canone – per i giudici di Palazzo Spada “non risulta provata l’impossibilità ovvero estrema onerosità della stipula della fidieussione alla quale l’ordinanza impugnata ha subordinato la concessione della tutela cautelare”. Secondo quanto apprende Agimeg, gli operatori hanno comunque già prestato questa garanzia.

Secondo lo studio Giacobbe Tariciotti & Associati che ha assistito Ascob ed altri 38 concessionari, “il Consiglio di Stato ha riconosciuto la situazione di crisi del settore ed ha ritenuto che il pagamento del canone in misura ridotta costituisca il punto di equilibrio fra le esigenze degli operatori e quelle dell’Amministrazione. La decisione” commenta a Agimeg “potrebbe rappresentare il presupposto per indurre ADM ad assumere misure a tutela di tutti i concessionari del bingo, ma anche in ultima analisi del gettito e delle migliaia di addetti impiegati nelle sale”. gr/AGIMEG