“Abbiamo percorso gli aspetti principali che caratterizzano il settore e alcune proposte per il futuro del comparto. Ci troviamo a trattare la tematica del riordino da più di 10 anni. Un quadro generale di questi tempi è che sono aumentate le tasse, in particolare il Preu, ma il gettito erariale è calato. Uno dei motivi sono sicuramente le politiche regolatorie, poiché in questi anni sono proliferate legislazioni locali limitative sul settore che hanno inciso molto. Il giocato sugli apparecchi è calato del 33%, mentre il gettito è sceso solo del 16% grazie agli aumenti di tassazione”. È quanto ha detto il Direttore Esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, Alessandro Bertoldi, durante la conferenza stampa alla Camera dei Deputati “Gioco fisico: contraddizioni fiscali e urgenza di riordino”.
“Un altro dato interessante è quello sui giocatori patologici che, nonostante le limitazioni, non sono diminuiti. Si sono spostati ovviamente sull’illegale, ma anche su altri segmenti del mercato legale come l’online che non ha mai avuto restrizioni. Infatti questo comparto è triplicato, ma la contribuzione erariale è ridotta perché la tassazione è ridotta. Ovviamente, per nostra deformazione, non promuoviamo maggiori tasse, ma vorremmo che ci fosse una concorrenza leale nello stesso ambito”, ha continuato.
“Tutto questo fa capire che il riordino del gioco fisico è sempre più necessario e va compiuto. La compartecipazione al gettito può essere la chiave per far accettare una regolamentazione omogenea alle Regioni. Ora esse hanno solo un approccio avverso anche perché non hanno alcun tipo di entrata da questo settore”.
“Lo Stato ha generato un sistema concessorio che, per molti è un modello, ma che ha generato una tassazione diversa tra gli stessi prodotti offerti dal settore. Questo è una evidente concorrenza sleale. È tra l’altro assurdo tassare maggiormente il settore che genera più gettito e più occupazione, in favore del gioco online che produce molto meno a livello di entrate erariali”, ha concluso. ac/AGIMEG