Gioco fisico: riduzione del Preu sugli apparecchi, punti vendita gioco certificati ma non alla riduzione, compartecipazione regionale al gettito. Ecco l’analisi e le proposte dell’Istituto Milton Friedman

E’ in corso alla Camera dei deputati la Conferenza “Gioco fisico: contraddizioni fiscali e urgenza di riordino”. L’evento rappresenta un momento di confronto tra istituzioni, esperti e operatori del settore per delineare una strategia che bilanci esigenze fiscali, tutela della salute pubblica e sostenibilità economica.

L’Istituto Milton Friedman ha voluto dare così il suo contributo al dibattito pubblico in corso, auspicando dopo oltre 10 dall’inizio della discussione relativa al riordino del settore del gioco, si giunga finalmente a delle conclusioni tangibili, con Parlamento e Governo che si assumano le loro responsabilità e legiferino in materia. Il mercato necessita regole chiare per trovare la sua stabilità e garantire allo Stato il gettito.

Ecco l’analisi sintetica dell’Istituto Milton Friedman riguardante il settore retail ed eventuali proposte:

Contraddizioni fiscali: nonostante l’aumento della spesa complessiva nel gioco e delle stesse aliquote fiscali (Preu), il gettito registrerà quest’anno per la prima volta una diminuzione. Si suggerisce di valutare l’opportunità di ridurre il prelievo fiscale sugli apparecchi per favorire una ripresa del settore.

Gioco patologico: le restrizioni nei confronti del gioco terrestre (come distanziometri e
regolamentazioni orarie) non hanno ridotto il numero di giocatori patologici, che si sono spostati verso altre offerte sia all’interno del mercato del gioco legale, che al di fuori della legalità.

Riorganizzazione dell’offerta: i punti vendita gioco non devono essere ridotti, poiché sono presidi di legalità sui territorio ed unico argine alle attività criminali. Vanno certificati per garantire all’utente e alla società luoghi sicuri e regolamentati dove giocare.

Coinvolgimento delle Regioni: si propone una compartecipazione regionale al gettito fiscale derivante dal Preu, considerando la competenza regionale in materia di sanità, é doveroso che le regioni attingano a queste risorse.

Il paradosso sulle concessioni: le leggi regionali impongono proroghe per impedimenti normativi che ostacolano la messa a terra degli apparecchi, ma i canoni concessori, aumentati per inflazione che il settore non può scaricare sui prezzi al consumatore che sono regolamentati, vengono applicati anche su apparecchi inutilizzabili, aggravando ulteriormente il comparto.

Concorrenza sleale: é da rilevare come ancora una volta la disparità di trattamento riservata dallo Stato nei confronti dei diversi segmenti di mercato del settore del gioco, spesso favorisca e svantaggi un segmento rispetto ad un altro. cdn/AGIMEG