Beccalossi (FdI): “I concessionari del gioco d’azzardo paghino per i danni causati”

“Ci sembrava e ci sembra tuttora fondamentale corredare la legge 8 approvata da questa Aula con le proposte presentate dalla Giunta e i suggerimenti presentati da Legautonomie” ha dichiarato questa mattina in Assemblea Viviana Beccalossi, parlamentare di Fratelli d’Italia e assessore al Territorio della Regione Lombardia, in apertura del suo intervento durante la discussione sulla proposta di Legge al Parlamento per il contrasto al gioco d’azzardo approvata lo scorso 10 aprile. “Dal momento che aumentano a dismisura le tentazioni per chi spera in una facile fortuna – dichiara l’assessore – questo provvedimento prevede nuovi criteri per l’installazione di apparecchi da intrattenimento ovvero più in generale prevede meno macchinette e solo nei locali dedicati”. Inoltre prevede una stretta sulla pubblicità, troppo effimera e diffusa. “Chiediamo- dichiara Beccalossi – che venga inibita nelle vicinanze dei luoghi sensibili e limitata quella on line”. “Non voglio dilungarmi troppo sui contenuti di questa legge – ha proseguito – ma vorrei focalizzare l’attenzione sull’istituzione di un fondo sulla ludopatia. Abbiamo previsto un aumento della tassazione del 5% su tutti i giochi in modo tale da recuperare circa 400 milioni di euro da ridistribuire a tutti coloro che si occupano di questa malattia. Nessuno a livello statale si rende conto dei costi sociali dei gravi problemi generati dalla ludopatia. Lo Stato pensa solo al reddito che il gioco genera in entrata. Ma non è possibile che le accise vadano a Roma mentre i costi sostenuti dalle Regioni, dagli istituti provinciali, dai comuni etc etc. per combattere la ludopatia siano a carico nostro. Permettetemi il termine ma tutto questo è immorale”. “Con questo provvedimento – prosegue – vogliamo che i concessionari paghino per i danni causati. Vogliamo psicologi o figure professionali all’interno di ogni sala e che siano pagati con i proventi di chi con quelle macchinette ci guadagna davvero ovvero concessionari e gestori”. lp/AGIMEG