“Il settore del gioco, come è evidente a tutti, è in grande crescita. Ovviamente, questi dati fanno sì che il comparto possa diventare una sorta di bancomat. Dunque, ci potrebbe essere una sorta di equivoco: ovvero che una regolazione produca una riduzione delle entrate, ma penso che sia totalmente il contrario poiché una buona regolazione aiuta un settore a stabilizzarsi nel medio-lungo termine”. È quanto ha detto l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta, durante il convegno “Il futuro del settore dei giochi. Tra innovazione di mercato e politiche fiscali” organizzato da I-Com in collaborazione con IGT.
“Questo Governo ha rimesso al centro questo settore, soprattutto sotto la spinta di Maurizio Leo e Massimo Garavaglia. Il problema principale per una regolazione efficace del comparto è la cattiva reputazione di cui gode. In Parlamento, in alcuni momenti, la condanna verso il settore era molto forte e quasi a priori. Un altro punto debole è che non esiste una regola generale nazionale. Personalmente, ho studiato la regolazione della Regione Campania e, a mio avviso, può dare una mano per risolvere la situazione a livello nazionale. Essa infatti contempera gli interessi economici e quelli della tutela della salute pubblica in modo abbastanza efficace”, ha aggiunto.
“Per il gioco online penso che sarà necessaria una legislazione sovranazionale, quindi auspico che il Governo porti all’attenzione dell’Europa questo argomento”.
“La razionalizzazione dell’offerta mi sembra una via da percorrere. C’è un margine per ridurre la presenza degli apparecchi delle slot, ma attraverso una riorganizzazione studiata. Anche dal punto di vista della tassazione c’è bisogno di una razionalizzazione. Infine, gli operatori devono trovare il modo di attuare una rappresentanza unica e comune. Ci sono stati miglioramenti sotto questo aspetto, ma non sufficienti. Un’unica rappresentanza sicuramente potrebbe avere un effetto benefico con le istituzioni”, ha concluso. ac/AGIMEG