Audizione banche in Parlamento, Adamo (Chief Lending Officer ICCREA): “Sebbene il settore del gioco sia legale, si presta maggiormente a violazioni antiriciclaggio per l’alto utilizzo del contante”

“Siamo tra le banche più presenti in tutti i territori e settori. Siamo il gruppo che ha dato più moratorie e ciò va a testimonianza della grande sensibilità che il credito cooperativo ha verso le aziende alle quali non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Sono assolutamente d’accordo che le politiche vadano gestite in maniera intelligente e che tiene conto delle aspettative delle controparti che operano in settori legali. Credo che noi abbiamo impiegato tale intelligenza e flessibilità e lo dimostra il fatto che abbiamo ricevuto pochissimi reclami. Per quello che ci risulta non abbiamo chiuso conti correnti senza preavviso. Il settore sebbene sia legale, ha un elevato utilizzo di contanti si presta di più a violazioni di natura di antiriciclaggio. Non c’è un divieto totale poiché le banche locali, che conoscono meglio il cliente, hanno la possibilità di mantenere aperto il conto. Per quanto riguarda la possibilità da parte nostra di avere delle politiche più o meno restrittive fanno parte delle scelte, considerando che nel nostro panorama di limitazioni settoriali ce ne sono molto poche. Valutiamo sempre la bontà della controparte. Quasi mai tagliamo settori, questo è uno dei pochi casi. I nostri criteri di flessibilità adottati hanno consentito al cliente di sostituirci con calma”. E’ la replica del Chief Lending Officer di ICCREA, Eugenio Adamo, a seguito dell’intervento del deputato di Forza Italia, Felice Maurizio D’Ettore, che ha affermato: “Non mi convince ciò che è stato presentato dalla relazione, poiché noi abbiamo segnalazioni in cui è stato esplicitamente dichiarato che tali clienti non sono graditi. Comprendo che ci possa essere un principio particolare come una policy etica, ma i rapporti in essere sono un discorso diverso soprattutto in questo periodo. Non mi sembra molto etico il vostro comportamento nei confronti degli operatori del gioco che vedono chiusi i loro conti da un giorno all’altro, essendo già a conoscenza del loro settore di competenza”. A questo intervento ha fatto eco il Senatore di Fratelli d’Italia che ha affermato: “Credo che la relazione presentata farci capire il ruolo di questa Commissione: essere di stimolo sulle criticità del paese. Faccio fatica ad accettare che un gruppo bancario nazionale per policy etica non tratta con alcuni settori specifici. Se si prendono tali decisioni si va a limitare la libertà d’impresa e andare contro l’interesse dello Stato che nello caso specifico del gioco ha dato una concessione. Come pensate di giustificare questa policy?”. ac/AGIMEG