Milesi (As.Tro): “Omologazione apparecchi senza vincite in denaro, un problema fuori tempo e da superare”. Iaccarino (As.Tro): “Necessarie sostenibilità fiscale e sostegno alle sale dedicate e negozi generalisti”

E’ in corso l’audizione della Commissione Finanze della Camera dei Deputati in merito all’esame della “Delega al Governo per la riforma fiscale”, con attenzione specifica all’articolo dedicato al riordino dei giochi. Una delle associazioni che sono state convocate per fornire un proprio parere è As.Tro, con il delegato per il Puro intrattenimento Sergio Milesi e per gli apparecchi con vincita in denaro, Armando Iaccarino.

“Oggi sono qui in qualità di delegato di ASTRO della sezione Puro Intrattenimento, per mettere in evidenza le criticità che stanno seriamente compromettendo la filiera del puro intrattenimento in Italia”, ha dichiarato Sergio Milesi.

“A giugno 2021 in una fase di uscita dall’emergenza pandemica, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha dato attuazione ad una norma, introdotta nel 2012 per disciplinare gli apparecchi senza vincita in denaro. In conseguenza di tali norme attuative, per ogni apparecchio senza vincita in denaro sia esistente, cioè già installato, che di futura installazione, è richiesta una rigorosa procedura di omologazione.

La motivazione che ha ispirato la normativa è il contrasto del gioco d’azzardo e, difatti, il processo di omologa richiesto è analogo a quello previsto per le slot o videolottery. Tale procedure di omologazione degli apparecchi di puro intrattenimento sono uniche al mondo, non esiste nessun altro paese Europeo o al mondo che abbia normato gli apparecchio senza vincita in denaro di puro intrattenimento.

Siamo nell’anno 2023 ed è ora che tali tipologie di apparecchi non siano non più considerati pericolosi, il gioco d’azzardo ormai viene svolto tramite nuovo tecnologie o tramite gli apparecchi autorizzati dalla Stato.

Abbiamo già avuto incontri istituzionali sia con ADM nell’ultimo anno, a febbraio con il presidente Osnato a marzo con il consigliere Volpe, vice capo di gabinetto MEF, con riscontri positivi. Per proporre un emendamento che separasse nettamente gli apparecchi senza vincita in denaro dalle slot machine o videolottery.

E che in luogo della farraginosa procedura di omologazione, venga permessa un autocertificazione da parte dell’importatore, produttore o gestore degli apparecchi, ponendo così a carico degli operatori-aziende tutte le responsabilità penali e sanzionatorie conseguenti ad eventuali dichiarazioni false o all’installazione di apparecchi diversi da quelli oggetto di autocertificazione.

Necessitiamo che nella legge Delega con riferimento all’Articolo 15, dedicato ai Giochi venga introdotto una norma che deleghi il Governo  a una variazione della disciplina riguardante le procedure per l’importazione, la commercializzazione e l’installazione degli apparecchi di puro intrattenimento senza vincita in denaro. Per tutto il settore del puro intrattenimento fermo su una normativa dell’anno 2000 è indispensabile un aggiornamento normativo, senza il quale rischiamo il collasso”, ha concluso Milesi.

“Ci sono alcuni punti della Delega fiscale che apprezziamo molto”, ha detto Armando Iaccarino. “Mi riferisco alla scelta di rafforzamento e mantenimento del modello concessorio che ci sembra una garanzia per la regolarità del sistema del gioco pubblico. Mi riferisco inoltre alla affermazione della necessità assoluta di una regolamentazione omogenea su tutto il territorio nazionale. La stabilità di una regolamentazione nel tempo e nello spazio è un prerequisito fondamentale di qualsiasi settore industriale.

Dobbiamo richiamare l’attenzione su due aspetti importanti: la sostenibilità fiscale, su cui non vi è stata posta la giusta cura, e la necessità di avere chiarezza rispetto al canale retail, costituito dalle sale dedicati e dai cosiddetti esercizi generalisti. Questi canali hanno subito negli ultimi anni un’ampia riduzione come i numeri dimostrano chiaramente. Il canale fisico ha una funzione fondamentale di presidio della legalità e, oltre ad eventuali comportamenti illeciti, può fornire un’importante sostegno verso la patologia collegata al gioco”, ha concluso Iaccarino. ac/AGIMEG