E’ proseguita in Consiglio provinciale a Trento la discussione generale in merito al ddl 157 riguardante l’assestamento del bilancio di previsione della Pat per il triennio 2022-2024.
In tale occasione, Futura ha evidenziato che questa Giunta sarà ricordata solo per una sola grande opera: la Music arena a Trento sud con il concerto di Vasco Rossi. Non si è invece visto l’avvio del Not il cui progetto era stato giudicato in un primo tempo il migliore da una commissione, perché poi ci si è accorti nella conferenza dei servizi che non aveva i requisiti per passare la gara. La Giunta delle grandi opere non è stata quindi in grado di far partire nessuna grande opera. Sulla questione sociale per Futura l’assestamento non prevede investimenti ma solo aiuti spot. L’esecutivo avrebbe potuto in tal senso decidere già oggi come spendere i 100 milioni di euro inseriti invece nel fondo del presidente. Il rischio è di ritrovare queste risorse nella manovra di assestamento del 2023 e per questo il consigliere ha chiesto di destinare subito buona parte del fondo a sostegno delle famiglie più in difficoltà in questa fase di crisi.
Futura esorta a votare contro gli emendamenti presentati da Forza Italia e Fratelli d’Italia per prorogare la scadenza del 12 agosto prevista dalla legge provinciale del 2015 e che prevede la chiusura delle sale da gioco distanti meno di 300 metri dai luoghi socialmente più sensibili per combattere la ludopatia.
Sul tema ambientale Futura sollecita la Giunta ad accelerare la strategia per la mitigazione dei cambiamenti climatici per cui le siccità e le Tempeste Vaia saranno sempre più frequenti. La Provincia di Trento è l’unico territorio in Italia a non aver previsto risorse a favore delle comunità energetiche che possono evitare di assecondare solo interessi individuali e agire con una logica solidaristica. Per questo Futura ha proposto un emendamento all’assestamento per indirizzare risorse alle comunità energetiche e un ordine del giorno per contrastare subito i cambiamenti climatici. Per Futura non sono turisticamente sostenibili i bacini di raccolta per l’innevamento artificiale. La transizione demografica richiede politiche di accoglienza delle persone migranti anche per arginare la carenza di lavoratori. Futura giudica una buffonata i 30.000 euro stanziati per indurre a venire a lavorare nel nostro territorio emigrati trentini all’estero. Non si può pensare che basti un biglietto di aereo e un soggiorno in hotel perché qualcuno scelga di lavorare qui.
Sanità: per Futura la Provincia sta privatizzando i servizi e le prestazioni in questo settore. Se i professionisti se ne vanno anche le case di riposo diventeranno private a 4.000 euro al mese solo per chi se le potrà permettere. Futura propone di alzare di qualche decimo di percentuale l’Irap per sgravi finalizzati alla stabilizzazione del lavoro femminile e dei giovani. Ancora, per Futura occorre sostenere il Terzo Settore che gestisce i servizi sociali perché i lavoratori delle cooperative, oss e infemieri, hanno retribuzioni troppo basse oss e infermieri. E senza investimenti pubblici le cooperative non potranno più rispondere ai bisogni sociali nel nostro territorio. Problema casa: oggi in Trentino più di un migliaio di persone non ha accesso ai benefici dell’edilizia abitativa. Futura propone quindi di istituire un fondo corposo aumentando i parametri Icef per favorire un maggior accesso ai contributi pubblici. Occorrerebbe anche istituire un osservatorio sulle politiche abitative e recuperare gli oltre 700 appartamenti inutilizzati dell’Itea. Occorre inoltre formare il personale sanitario che oggi manca, aumentare i numeri di ingresso a infermieristica e i corsi per le professioni di cura che vanno rese più attrattive. L’assessora ha presentato un emendamento per l’assunzione nei pronto soccorso di medici senza specialità. Per Futura andrebbero invece assunti prima gli specializzandi con un minimo di esperienza clinica perché i neolaureati non garantiscono la sicurezza. cdn/AGIMEG