Dopo le enormi difficoltà legate alla pandemia e le successive problematiche derivanti dalla crisi energetica, le associazioni del settore degli apparecchi senza vincita in denaro, scendono nuovamente in campo per chiedere sostegno al mondo politico.
Il comparto dell’Amusement, composto da associazioni, sindacati, imprenditori e tecnici, coinvolge circa 60mila addetti circa e più di 6.200 piccole e medie imprese, con un fatturato annuo di circa 750 milioni di euro.
Il settore, nel biennio 2020-2021, ha registrato, a causa delle prolungate chiusure, una perdita di fatturato del 95%.
Un danno economico, occupazionale e sociale enorme, al quale si sono sommati successivamente gli impatti derivanti dalla crisi energetica.
Un danno economico per migliaia di imprese coinvolte ma anche per le casse dell’Erario. Un danno occupazionale per l’incessante perdita di posti di lavoro e la conseguente ricaduta sui bilanci di migliaia di famiglie.
Un danno sociale perché produttori ed operatori italiani svolgono un ruolo di promotori del gioco sostenibile, a tutela della salute del giocatore e garantiscono lo sviluppo del settore industriale nazionale contro ogni infiltrazione criminale.
A tutto questo si aggiunge le necessità di arrivare ad una separazione normativa definitiva del settore degli apparecchi comma 7 senza vincite in denaro, da quello degli apparecchi comma 6 con vincita in denaro.
Le associazioni hanno annunciato di aver attivato un tavolo inter-associativo, con il coordinamento degli uffici legali di ASTRO e SAPAR, e il supporto della società FB & Associati, con l’obiettivo di semplificare le procedure per l’immissione in commercio e l’uso degli apparecchi senza vincita in denaro (comma 7) e differenziarle da quelle previste per gli apparecchi con vincita in denaro (comma 6).
Per tali motivi le associazioni ANBI, ANDIMEPA, ANESV, ASTRO, FEE, FEDERAMUSEMENT, NEW ASGI, SAPAR, SNISV, hanno chiesto un incontro ai Presidenti delle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera e del Senato per discutere delle problematiche che attanagliano il settore del Puro Intrattenimento e condividere alcune proposte normative in materia. lp/AGIMEG