“Nel primo semestre del 2020 l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha ricevuto 53.027 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento rispetto a quelle pervenute nel periodo corrispondente del precedente anno (+3,6 per cento) nonostante il prolungato periodo di lockdown e la successiva fase di incertezza legata alla progressiva ripresa delle attività; solo a marzo e maggio si è riscontrata una flessione rispetto ai corrispondenti mesi del 2019. La crescita complessiva del semestre è determinata dalle segnalazioni di riciclaggio, in aumento rispetto al primo semestre del precedente anno (+4,7 per cento), che hanno più che compensato le minori segnalazioni relative al finanziamento del terrorismo (da 395 unità a 250) e l’ulteriore riduzione di quelle relative alla voluntary disclosure (da 516 a 210). L’incremento delle segnalazioni è sostanzialmente riconducibile a banche e Poste. La categoria ha registrato un aumento significativo (+15,3 per cento rispetto al primo semestre 2019); in calo, invece, le segnalazioni inoltrate dagli IMEL (da 4.800 del primo semestre del 2019 a 3.370), dai prestatori di servizi di gioco (da 3.100 a 2.287) e dai notai (da 2.340 a 1.569). Di conseguenza l’incidenza del comparto finanziario non bancario si è ridotta dal 24,5 al 21,0 per cento e quella del comparto non finanziario dal 12,1 all’8,4 per cento”. E’ quanto si legge nei Quaderni dell’antiriciclaggio – Collana Dati statistici I-2020 pubblicati dalla UIF, unità di informazione finanziaria per l’Italia.
Per quanto concerne i prestatori di servizi di gioco, le operazioni eseguite hanno raggiunto quota 150,9 milioni di euro, 1,2 milioni quelle non eseguite. Con prestatori di servizi di gioco si intende: operatori di gioco on line che offrono, attraverso la rete internet e altre reti telematiche o di telecomunicazione, giochi, con vincite in denaro, su concessione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli; operatori di gioco su rete fisica che offrono, anche attraverso distributori ed esercenti, a qualsiasi titolo contrattualizzati, giochi, con vincite in denaro, su concessione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli; soggetti che gestiscono case da gioco, in presenza delle autorizzazioni concesse dalle leggi in vigore e del requisito di cui all’art. 5, co. 3, del D.L. 30 dicembre 1997, n. 457 (casinò). cdn/AGIMEG