“Necessario che vi sia un organismo unico di supervisione sia per quanto riguarda quelli finanziari sia quelli non finanziari come professionisti, case da gioco e tutti gli altri operatori che hanno obblighi di segnalare movimenti sospetti di riciclaggio. I fenomeni di riciclaggio sono molto ampi e hanno effetti dannosi sull’economia legale. Nel primo semestre la UIF ha ricevuto 53.000 segnalazioni di movimenti sospetti, in aumento del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche in un periodo come questo la nostra attività è sempre stata pronta ad intervenire tempestivamente per scovare traffici illegali”. E’ quanto ha affermato il Direttore dell’Unità Informazione Finanziaria, Claudio Clemente, in audizione nelle Commissioni riunite Giustizia e Finanze alla Camera. “La Commissione Europea ha presentato un piano d’azione per l’antiriciclaggio il 7 maggio a cui la UIF ha fatto numerose osservazione per avere una concertazione in ambito europeo per contrastare il fenomeno. La sfida principale è di conoscere le nuove simmetrie e le distorsioni derivanti dalle nuove tecnologie e di eliminare le diverse regole di controllo esistenti in Europa. All’armonizzazione dei regolamenti – continua Clemente – deve corrispondere un sistema di supervisione europea maggiormente integrato. Parte dei flussi economici illegali evitano il circuito bancario e finanziari proprio per la nostra capacità di rintracciarli e dunque i capitali si stanno spostando su settori che appaiono meno controllati dalle autorità. Le nuove attività illegali possono essere scovate utilizzando come riferimento i sistemi che si usano per impedire il riciclaggio nel settore del gioco, poiché anche in questo caso si può esercitare da piattaforme esterne all’Italia ma anche quelle hanno obblighi antiriciclaggio nei confronti del nostro sistema nazionale”. ac/AGIMEG