In Aula alla Camera ieri si è svolta la discussione generale della Relazione sul semestre di presidenza italiana dell’Unione europea e sulla lotta alla criminalità mafiosa su base europea ed extraeuropea, approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, in riferimento alla quale è stata presentata la risoluzione Bindi, Garavini, Fava, Scopelliti, D’Uva, Dadone e Di Lello. Tra le numerose richieste contenute nella risoluzione, una chiede anche di “prevedere l’adozione a livello europeo di misure armonizzate, o comunque concertate, al fine di evitare la penetrazione o l’infiltrazione della criminalità organizzata nei settori economici a rischio più elevato; in particolare, appare improcrastinabile – si legge – l’adozione di misure condivise per rafforzare il vigente quadro giuridico dell’Unione nel settore del gioco d’azzardo a distanza, in particolare delle scommesse telematiche, dei video-poker e dei casinò on line, al fine di assicurare che siano previsti i necessari requisiti di onorabilità e di professionalità per tutti gli operatori della filiera del gioco, assicurare lo scambio di informazioni e di intelligence sulle ipotesi di violazione, individuare comportamenti anomali o sospetti, consentire la piena tracciabilità delle operazioni e l’identificazione dei soggetti che partecipano ai giochi a distanza al di sopra di una soglia stabilita”. Il seguito della discussione è stato infine rinviato ad altra seduta. im/AGIMEG