“Per determinare il valore da attribuire a ciascun Ufficio locale, all’interno dello stesso livello di specializzazione, sono stati utilizzati i valori di seguito specificati, con riguardo alla realtà operativa delle articolazioni dei settori dogane, accise e giochi.
In particolare, gli indicatori individuati sono: numero codici EORI (EORI); numero operatori economici aventi status di Operatore Economico Autorizzato (AEO); numero punti vendita nell’ambito della propria competenza territoriale per il settore giochi (NGIO) e tabacchi (NTAB); numero codici ditta per il settore accise (NDITTA); numero luoghi approvati (LUOGHI_APPROVATI); numero interporti (INTERPORTI); numero dichiarazioni doganali di esportazione (EXP), di importazione (IMP) e di transito (TRA); numero dettagli degli elenchi Intra (Sezione 1 – Acquisti e Cessioni di Beni – INTRA_BENI, Sezione 3 – Acquisiti e Cessione di Servizi – INTRA_SERVIZI); numero di dichiarazioni doganali rettificate (N_RETTIFICHE); numero di dichiarazioni doganali annullate (N_ANNULLAMENTI); numero di rimborsi e di riaccrediti (N_RIMBORSI); numero controlli per il settore dogane, accise e giochi (CONTR); numero delle autorizzazioni rilasciate per il settore dogane, accise e giochi (AUT); movimentazione prodotti energetici ed alcolici per il settore accise (MOV); numero dichiarazioni in ambito energia elettrica e gas naturale e per la fruizione dell’agevolazione per l’autotrasporto merci in compensazione (EE-GN); numero depositi per il settore dogane e accise (DEP).
Per ciascun indicatore è stabilita una graduatoria sulla base di un punteggio unico determinato da una combinazione lineare pesata di ciascun valore. Il punteggio oggettivo così ottenuto viene suddiviso in tre gruppi, in modo da poter associare i valori ottenuti ai tre parametri della matrice del modello in argomento”. E’ quanto sottolineato da Lucia Albano, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze in risposta all’interrogazione presentata dal deputato De Palma (FI-PPE) alla Camera riguardante le criticità relative alla riorganizzazione della Direzione territoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli della Puglia.
“Gli Uffici locali di Taranto, Brindisi e Lecce risultano « pesati » e « graduati », rispetto a tutti gli altri uffici locali, in modo coerente, oggettivo ed equilibrato in relazione ai modelli impiegati in ambito internazionale”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG