Con grande sdegno, l’Amministrazione delle Dogane si trova costretta a rispondere alle fantasiose illazioni contenute nell’articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano a firma del giornalista Vincenzo Bisbiglia. L’articolo, intitolato “Dogane vessazioni sui lavoratori: parte l’indagine interna su Mazzella”, è caratterizzato da affermazioni del tutto infondate e non supportate da alcun dato concreto.
Desideriamo chiarire in modo inequivocabile che quanto riportato è sostanzialmente falso e frutto della pura immaginazione del giornalista di turno. Non esiste alcuna indagine interna prevista nei confronti del Direttore Mazzella, e tali insinuazioni sono prive di ogni fondamento e ledono la sua immagine. La pretesa di Bisbiglia di gettare ombre sull’integrità della nostra amministrazione è inaccettabile e risibile.
In merito alla lettera da cui è partita la vicenda – riporta un comunicato dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli -, lanciata pretestuosamente dai sindacati, ci teniamo a precisare che essa è sostanzialmente anonima e non è mai stata firmata da alcun dipendente dell’Ufficio Relazioni Internazionali delle Dogane. Inoltre, i nostri dipendenti si sono già espressi chiaramente, dissociandosi formalmente da tali insinuazioni infondate, attraverso un documento ufficiale già pervenuto all’amministrazione e inviato anche al quotidiano Il Fatto.
È davvero sconfortante registrare come Il Fatto Quotidiano si presti a pubblicare simili contenuti, che sembrano avere l’unico scopo di creare scandalo e confusione. È dovere di ogni giornalista fornire informazioni accurate e verificate, nel rispetto del pubblico e delle persone coinvolte.
A tal proposito, ci riserviamo il diritto di intraprendere tutte le azioni legali necessarie per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra amministrazione e dei nostri dipendenti. La diffusione di notizie false e tendenziose è un atto irresponsabile e dannoso, che non possiamo tollerare.
L’Amministrazione delle Dogane rimane, come sempre, a disposizione per chiarimenti e per fornire informazioni ufficiali, invitando a verificare le proprie fonti prima di pubblicare notizie infondate. cdn/AGIMEG