Nell’ambito del progetto Adriacustoms, si è svolta fra Brindisi e Bari la prima delle quattro sessioni di formazione tecnica che, attraverso attività di studio e scambio di esperienze fra i funzionari doganali italiani e le delegazioni provenienti da Albania, Croazia, Montenegro e Slovenia, mira a rafforzare la lotta alle frodi doganali nell’area adriatica.
Nel corso dell’evento, i partecipanti hanno visitato a Brindisi gli uffici della Sezione Costa Morena, dove l’attenzione si è concentrata nell’analisi dei flussi che interessano il locale porto, con un focus particolare sulle operazioni di sequestro della valuta introdotta irregolarmente.
L’incontro è proseguito all’aeroporto di Brindisi, per poi spostarsi al porto di Bari, dove i funzionari del locale Ufficio Antifrode, dopo uno spazio dedicato ai prodotti soggetti ad accisa e alle tematiche inerenti al bunkeraggio di carburante, hanno illustrato con esempi pratici le modalità operative riguardanti il controllo fisico e scanner delle merci presso il porto pugliese.
Di particolare rilievo la visita al Laboratorio mobile e la presentazione, con un Oil Panel test, delle attività di analisi che vengono svolte dal Laboratorio chimico ADM di Bari su particolari categorie merceologiche, come olii vegetali e farmaci.
Argomento conclusivo dei lavori i controlli passeggeri presso l’Aeroporto di Bari, con approfondimenti sugli interventi a tutela delle specie protette dalla normativa CITES: dai sequestri di tartarughe e coralli alla cooperazione con le diverse istituzioni competenti per materia nelle molteplici attività di controllo extratributario demandate all’autorità doganale.
I partecipanti hanno espresso interesse per i contenuti sviluppati, che hanno permesso di condividere momenti di discussione e confronto su tematiche doganali complesse per ricercare un’uniformità nelle strategie operative.
Le prossime tappe della formazione tecnica si svolgeranno nei porti di Ancona, di Durazzo in Albania e di Bar nel Montenegro. cdn/AGIMEG