L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha notificato innumerevoli avvisi di accertamento effettuati nei confronti di alcune società estere e di moltissimi ex titolari di centri elaborazione dati, in particolare di un noto operatore e concessionario italiano, scaturite a seguito di accesso in sede penale e poi fiscale ove l’Agenzia ha contestato a diversi ex affiliati al bookmaker il mancato versamento dell’imposta unica prevista dal D. Lgs. N.504/1998 per i concorsi a pronostici o sulle scommesse per gli anni 2012, 2013, 2014. “Effettivamente la notizia corrisponde al vero infatti stiamo, insieme al prof. avv. Francesco Odoardi tributarista con pubblicazioni sulla imposta unica, esaminando con attenzione le contestazioni comminate a diversi ex titolari di CED collegati (che hanno aderito alla regolarizzazione per emersione di cui alla legge di Stabilità 2015 solo per alcuni punti) – ha dichiarato ad Agimeg l’avv. Vincenzo Maria Scarano noto legale esperto di betting – ed abbiamo rilevato diverse criticità negli avvisi di accertamento che non possono essere ignorate e meritano un approfondito esame dinanzi all’Organo Tributario competente prima ed in sede civilistica per la valutazione dei profili risarcitori da contestare ai book in seguito alle gravi irregolarità contrattuali rilevate. Difatti come previsto da contratto di affiliazione commerciale stipulato dagli stessi con i book interessati, le società hanno operato per conto dei centri di elaborazione e trasmissione dati senza alcuna possibilità da parte degli stessi di incidere in alcun modo sull’organizzazione e sulla gestione della scommessa, sulla proposta, sull’accettazione, sulle modalità di gioco, di modificare dati, elementi e istruzioni fornite. Inoltre sembra che, in sede di stipula contrattuale, gli affiliati non siano stati adeguatamente informati né sui rischi di contestazioni tributarie a loro carico conseguenti al mancato pagamento del tributo da parte delle società, né tantomeno sull’esistenza di un vincolo di solidarietà al relativo pagamento. Ci tengo a sottolineare – ha concluso Scarano – che già in altri ricorsi della stessa natura si sono ottenute importanti pronunce di sospensione e riduzioni delle imposte”. es/AGIMEG