Acceso il dibattito anche sul trattamento economico. Da un lato, la Spending Review prevede che la fusione tra a Aams e Dogane sia a costo zero, di conseguenza i dipendenti dei Monopoli percepiscono le stessa retribuzione di base, ma non le stesse indennità riconosciute ai colleghi di pari grado delle Dogane. L’equiparazione avrebbe comportato maggiori costi complessivi per 10 milioni annui. Dall’altro, a causa di una serie di rinvii, ai dipendenti di Piazza Mastai non sono state corrisposte una serie di indennità finora percepite, in particolare una serie di benefit (per circa 1 milione di euro) assegnati ad esempio come rimborsi ai dipendenti che hanno sigli studenti universitari, o per incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Con l’accorpamento, la competenza su queste risorse è passata dall’Ufficio del personale dei Monopoli a quello centrale delle Dogane che finora, nonostante i solleciti, non ha dato il via libera definitivo. Un atteggiamento che oltre al danno economico, aumenta il divario tra i dipendenti di Piazza Mastai e quelli di via Carucci: “Non solo non ci vengono riconosciute le maggiori indennità corrisposte ai dipendenti delle Dogane” ha commentato ancora Morucci, della RSU della UIL, nel corso dell’assemblea, “ma rischiamo di perdere anche quei benefit che avevamo in più”. Il rischio infatti è che queste risorse, se non corrisposte entro ottobre, vengano destinate a altri capitolati di spesa e quindi definitivamente perse. gr/AGIMEG