173° Anniversario Polizia di Stato: “Gruppo Investigativo Scommesse Sportive in prima linea nel contrasto al match-fixing”

Per le celebrazioni del 173° Anniversario dalla Polizia di Stato, la rivista ufficiale PoliziaModerna, ha elaborato il compendio dati che racconta un anno di attività che la Polizia di Stato, attraverso i suoi 97.931 poliziotti, (80.625 uomini e 17.306 donne) ha messo in campo per garantire la sicurezza nelle province italiane nel 2024.

Sono circa 20mila i poliziotti in servizio alle Volanti, ai Reparti prevenzione crimine e alle Unità operative di primo intervento (Uopi), impegnati nel delicato compito di pattugliare il territorio. Nel 2024 sono state controllate circa quattro milioni di persone, 47.293 denunciate e 8.602 arrestate. Le Sale operative delle Questure italiane hanno gestito 4.351.509 chiamate, per un totale di 1.244.664 interventi svolti dagli equipaggi in servizio con auto e moto.

Nello scorso anno, le attività svolte dalle Squadre mobili e dalle Sezioni investigative del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato hanno portato, durante le 111 principali operazioni svolte, all’arresto di 1.542 persone, alla cattura di 35 latitanti e al sequestro di beni alla criminalità organizzata di 714 milioni di euro e di quattro tonnellate di droga.

“Presso il Servizio Analisi Criminale opera il Gruppo Investigativo Scommesse Sportive (GISS) che ha compiti di impulso e raccordo delle attività di contrasto dei tentativi di infiltrazione nel mondo sportivo (match fixing) da parte della criminalità organizzata, per garantire la regolarità dello svolgimento delle manifestazioni sportive e ippiche. Il Gruppo è coordinato dal Direttore del Servizio Analisi Criminale ed è composto da rappresentanti delle Forze di Polizia (funzionari e ufficiali di SCO, ROS e SCICO), della DIA e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della DCPC. Il Servizio Analisi Criminale provvede, inoltre, alle seguenti attività: – compilazione e aggiornamento degli elenchi dei “latitanti di massima pericolosità”, facenti parte del “programma speciale di ricerca” e dei “latitanti pericolosi”. Per ciascun latitante è predisposta un’apposita scheda individuale, contenente dati e informazioni utili per la cattura, quali i rapporti familiari, il profilo criminale, i provvedimenti giudiziari pendenti, l’eventuale estensione delle ricerche in campo internazionale; – monitoraggio dei risultati conseguiti nel contrasto delle organizzazioni criminali con l’esecuzione di misure di prevenzione patrimoniale (sequestri e confische) da parte delle Forze di Polizia e dalla DIA”, si legge nel compendio dati pubblicato dalla Polizia. cdn/AGIMEG