In un’incontro sul gioco, promosso da Regione, Federsanità Anci, ordine dei giornalisti, che si è tenuto a Pordenone si è parlato della legge regionale 1 del 2014 che fissa limiti orari e distanziometro per gli apparecchi da gioco. A fine 2017, dai dati regionali emerge che in provincia di Pordenone soltanto sette comuni hanno applicato le prescrizioni legislative: Brugnera, Casarsa, Porcia, Pordenone, Prata, San Quirino e Valvasone Arzene. “Si tratta di dati in divenire perché ci sono diversi Comuni che in questi mesi si stanno adeguando alla normativa regionale. Ciò che emerge però è il basso numero di sanzioni: da quanto ci è stato riferito dipende dalla difficoltà di reperire risorse nel territorio per i controlli”, ha sottolineato Francesca Vignola, coordinatrice del tavolo tecnico regionale per il gioco patologico. La legge regionale nei prossimi cinque anni sarà estesa a tutti gli apparecchi da gioco del territorio e non alle sole nuove installazioni. “A conti fatti, il centro urbano di Pordenone sarà slot free”, ha aggiunto l’assessore Emanuele Loperfido. cdn/AGIMEG