Capogrossi (ass. Ancona): “Con nuovo regolamento i locali con giochi passeranno dagli attuali 118 a 5 entro il 2019”

“Per quanto riguarda la possibilità, per i Comuni, di indicare luoghi sensibili ulteriori rispetto a quelli già presenti nella legge, le verifiche effettuate hanno evidenziato come la legge operi, su Ancona, una copertura pressoché totale. Infatti, semplicemente seguendo le indicazioni della legge, i locali con giochi passeranno dai 118 di oggigiorno a 5 entro il 2019”. E’ quanto sottolineato ad Ancona dall’assessore ai servizi sociali Emma Capogrossi in merito al nuovo regolamento regionale sul contrasto del gioco patologico. Il regolamento fissa per i punti gioco il distanziometro a 500 metri dai luoghi sensibili, quali istituti universitari, scuole di ogni ordine e grado, istituti di credito e sportelli bancomat, uffici postali, da esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati. Esclusi quindi gli altri siti che erano stati individuati dal Comune, come asili nido e scuole dell’infanzia, caserme, chiese e luoghi di culto, impianti sportivi, strutture di tipo sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile, centri sociali per anziani, parchi gioco, sedi operative di associazioni di volontariato, oratori, ospedali e luoghi di cura. “La legge ha fornito una ricca piattaforma di azioni per i singoli Comuni, chiamati ad integrarne gli effetti con specifici regolamenti in merito a: prevenzione; luoghi sensibili eventuali da aggiungere a quelli già presenti nel testo della legge e orari degli esercizi. Il Comune di Ancona ha quindi avviato un percorso collegato alla legge, che si è composto di incontri con operatori sociali ed economici, 6 commissioni consiliari, una prima versione di regolamento da presentare al Consiglio Comunale e, dopo importanti verifiche e approfondimenti, una seconda e definitiva versione di regolamento che la Giunta presenta al Consiglio comunale – aggiunge Capogrossi -. Per la prevenzione, da molti anni il Comune opera con interventi significativi in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze dell’Asur – Area Vasta 2, sia destinati agli utenti sia destinati agli operatori socio-sanitari e agisce quindi da tempo in piena coerenza con il testo di legge regionale. Per quanto concerne gli orari, il Comune ha equilibrato l’attenzione ai lavoratori occupati nel settore con la lotta ai rischi di dipendenza, nonché ad evitare il rischio di un incremento del gioco in condizioni di illegalità. Il risultato è stato una diminuzione di orario sia per le Sale giochi (dalle 14 alle 24) sia per i giochi presenti nei bar e nei ristoranti (dalle 10 alle 20). L’evidente adesione del comportamento del capoluogo alle indicazioni fornite dalla legge regionale chiarisce come l’obiettivo, per l’amministrazione comunale, sia quello di un’Ancona no-slot. La legge regionale fornisce ad Ancona un grande aiuto in tal senso, cui l’amministrazione aggiunge, oltre alla riduzione di orario, l’intenzione di premiare quegli operatori commerciali ed economici che si priveranno dei giochi all’interno del proprio esercizio e quelli che rinunceranno a metterli in funzione” conclude Capogrossi. cdn/AGIMEG