A Grado, nella provincia di Gorizia, l’amministrazione guidata dal sindaco Dario Raugna, in linea con la legge regionale sul gioco e il contrasto della ludopatia, ha individuato sul territorio 59 luoghi sensibili che rientrano nelle 11 categorie indicate dalla normativa regionale. Tale normativa fissa per gli apparecchi da gioco il distanziometro a 500 metri dai luoghi ritenuti sensibili, quali gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i centri preposti alla formazione professionale, i luoghi di culto, gli impianti sportivi, le strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, le strutture ricettive per categorie protette, i luoghi di aggregazione giovanile, compresi ludoteche, ricreatori, oratori e biblioteche, i luoghi di aggregazione per anziani definiti con apposito atto da parte di ogni Comune, gli istituti di credito e gli sportelli bancomat, gli esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati e le stazioni ferroviarie. Nei 59 luoghi individuati nel Comune di Grado, sono inclusi 7 istituti scolastici, sei luoghi di culto, nove impianti sportivi, le aree verdi e le piazze, i luoghi di aggregazione giovanile, luoghi di aggregazione per anziani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario. “Faremo di tutto per ridurre le slot machine nel nostro paese, anche attraverso azioni di contrasto o forme di premialità per chi decidesse di rinunciare alle slot nel proprio locale”, ha detto l’assessore alle politiche sociali Claudio Gaddi promotore dell’iniziativa. cdn/AGIMEG