Fiorano Modenese (MO): approvato regolamento per prevenzione e cura del Gap

E’ stata discussa nell’ultimo consiglio comunale di Fiorano Modenese, nella provincia di Modena, l’approvazione il regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito. Il nuovo regolamento integra la normativa già approvata nel Comune. “Sul punto di gioco e slot questa Amministrazione si è adoperata con azioni pratiche e teoriche per contrastare il gioco patologico. Abbiamo modificato il regolamento sulle sale gioco per andare a rendere più difficoltoso l’insediamento di nuovi esercizi di questo tipo di attività sul nostro territorio. Ne abbiamo tenuto conto nel Regolamento Urbanistico Edilizio. Oggi ci aiuta anche la Legge Regionale alla quale ci atteniamo. Combinando prescrizione regionale e il nostro regolamento che fissa in mille metri la distanza dai luoghi sensibili per l’insediamento degli apparecchi da gioco, diviene quasi impossibile l’apertura di nuove sale da gioco e l’insediamento di slot”, ha detto il sindaco Francesco Tosi. La delibera che è stata discussa è formata da due distinti oggetti: un regolamento e la mappatura. Il primo disciplina il contrasto delle patologie legate al gioco ed è stato adottato già da altri Comuni del Distretto al quale appartiene Fiorano Modenese. La mappatura rileva, invece, nel territorio comunale dove sono e quali sono i luoghi sensibili definiti dalla normativa regionale sul gioco. Rientrano tra i luoghi sensibili identificati dalla Regione istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali e semi residenziali operanti in ambito sanitario, luoghi di aggregazione giovanile; a questi il Comune di Fiorano Modenese ha aggiunto: gli asili nido, la stazione ferroviaria, il centro di educazione Catassi, le biblioteche e i teatri. Il regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito è stato approvato con voto favorevole del Partito Democratico e l’astensione del Movimento 5 Stelle. cdn/AGIMEG