Propongo “la stesura di un preciso regolamento sul gioco, che possiamo redigere insieme tra maggioranza e minoranza al fine di limitare più possibile questo fenomeno sul nostro territorio. Si potrebbe pensare, ad esempio, a ridurre l’orario di accesso alle macchinette: può essere un segnale, da altre parti è stato già fatto”. Sono le parole del consigliere di minoranza (Progetto per Cormons) Edoardo Mauri a Cormons, nella provincia di Gorizia. “Possiamo fare rete in questo senso con Azienda sanitaria, che pure ha a disposizione dei dati molto preoccupanti sul tema nell’Isontino, e con altri Comuni. Pensiamo anche a possibili sgravi tributari a chi decide di non installare slot machines nei propri bar ed esercizi. E sarebbe bello indicare con un logo slot-free quali sono i locali che hanno fatto questa scelta coraggiosa ed etica”, ha aggiunto. “Su questo argomento dunque è giusto lavorare insieme: l’istituzione di una apposita commissione comunale che lavori su questo tema è un progetto a cui possiamo lavorare insieme maggioranza e opposizione. Purtroppo sulla ludopatia qui sul nostro territorio incide anche il fatto che siamo a pochi chilometri dalle case da gioco slovene: la loro presenza sicuramente non agevola”, ha detto il sindaco Roberto Felcaro. L’assessore alle Politiche giovanili, Massimo Falato, ha indicato anche un’altra strada: “Conferenze dedicate ai giovani per avvertirli dei pericoli del gioco d’azzardo”. cdn/AGIMEG