Scommesse, chiusi i siti che accettavano scommesse piazzate con le armi utilizzate nei videogiochi

Stanno chiudendo uno dopo l’altro i siti di gioco che accettavano scommesse piazzate utilizzando gli oggetti speciali di alcuni videogame, dopo che la Valve – la software house che ha lanciato i videogiochi – ha minacciato azioni legali. Tra i siti che hanno sospeso – “temporaneamente”, sottolineano in delle note stampa – le attività, ce ne sono diversi della CSGO, il gruppo che avrebbe escogitato l’escamotage. In pratica questi siti consentono di convertire gli oggetti speciali – le cosiddette skin, armi e ornamenti per i personaggi dei videogiochi – in crediti per piazzare le scommesse; gli organizzatori poi rivendono le skin, in cambio di denaro contante, agli altri appassionati del videogioco. Secondo Chris Grove – che ha condotto un’inchiesta sul fenomeno per l’istituto di ricerca Eilers & Krejcik Gaming e per la società di consulenza NarusAdvisors – il giro d’affari ha raggiunto appunto i 7,4 miliardi di dollari, e potrebbe toccare i 22,6 miliardi entro il 2020. La Valve intanto ha puntato almeno 23 siti di gioco che utilizzano questo trucco. “Chiuderemo temporaneamente il sito per adeguarci in pieno ai termini della licenza della Valve” spiegano i gestori del sito CSGOBig in una lettera inviata ai propri utenti. Ma ovviamente non forniscono alcuna indicazione sui tempi necessari per riprendere le operazioni, e su che tipo di poste accetteranno in  seguito. rg/AGIMEG