Delega Fiscale, Comm. Affari Sociali chiede maggiori poteri per i sindaci su localizzazione sale, e criteri meno rigidi di autoesclusione

Maggiore potere ai sindaci “in ordine alla localizzazione degli apparecchi di gioco, che devono essere tenuti lontano da luoghi ‘sensibili’, nonché alla fissazione delle fasce orarie in cui è consentito il funzionamento dei giochi stessi”. E’ una delle condizioni che ha posto la Commissione Affari Sociali nel parere favorevole che ha reso sulle norme sui giochi contenute nella Delega Fiscale. Inoltre, il fondo destinato al contrasto delle ludopatie dovrà essere finanziato non solo attraverso il gettito dei giochi, “ma anche con i proventi spettanti ai soggetti facenti parte della intera filiera del gioco”. La XII Commissione chiede ancora di “introdurre meccanismi di autoesclusione dal gioco si introducano ulteriori possibilità oltre a quella del registro nazionale, che appare troppo rigida e tale da dissuadere il ricorso alle altre misure di autoesclusione già sperimentate in altri paese europei”. Tra le altre condizioni, quella di specificare – nelle disposizioni che fanno riferimento all’esigenza di prevenire le ludopatie e il gioco minorile, “che non devono essere abrogate le disposizioni” del decreto Balduzzi. E ancora, la Commissione chiede – al comma 2, lettera a), dell’articolo 14 – che “sia inserito espressamente, tra i principi e criteri direttivi ivi previsti, quello della riduzione dell’offerta di gioco, al fine di prevenire i fenomeni di ludopatia ovvero di gioco d’azzardo patologico e di gioco minorile, anche in considerazione dell’aumento del gettito erariale che presumibilmente conseguirà alla rivisitazione degli aggi e compensi spettanti ai concessionari ai sensi della lettera f) del medesimo comma”. rg/AGIMEG