Il contrasto “agli effetti pregiudizievoli per l’erario dei reati contro la pubblica amministrazione evidenziatisi soprattutto nell’ambito dei contratti di lavoro e forniture e delle concessioni di provvidenze economiche” è uno dei settori “paradigmatici” del lavoro svolto dalla Procura della Corte dei Conti nel corso del 2015. Lo ha detto il procuratore generale Martino Colella nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte. Colella ha sottolineato che in questo ambito nel corso dell’anno sono state emesse sentenze di condanna per 66,6 milioni in primo grado, e per 18,4 milioni in appello. “La giurisprudenza contabile ha nel tempo utilizzato varie tecniche per individuare i danni erariali con l’obiettivo di pervenire alla completa reintega del patrimonio dell’amministrazione” ha detto ancora Colella. “Ciò avviene in particolare attraverso la dimostrazione del danno da tangente, da disservizio e da lesione delle regole dell’evidenza pubblica nell’attività contrattuale dell’amministrazione”. gr/AGIMEG
