Scommesse, Viminale: “Nessuna agevolazione sul rilascio dell’88 Tulps per i Ctd che aderiscono alla sanatoria”

“Dopo la sottoscrizione del disciplinare”, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha l’obbligo “di trasmettere alle questure competenti le domande – di adesione alla sanatoria per i Ctd e i bookmaker esteri, Ndr – con la documentazione che comprova il possesso dei requisiti soggettivi richiesti dall’articolo 88 del Tulps. In caso di diniego della licenza per difetto dei requisiti, il titolare del punto di raccolta perde il diritto di continuare tale attività e il questore dispone la chiusura dell’esercizio”. E’ quanto chiarisce il Ministero degli Interni con una circolare firmata dal Direttore dell’Ufficio per Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Marco Valentini, e inviata nei giorni scorsi alle Questure. I soggetti che non aderiranno, o che una volta presentata la domanda decadranno dal diritto, dovranno cessare l’attività o potranno essere incriminati per raccolta illegale di scommesse. “La legge” si chiarisce ancora nella circolare, “conferma con chiarezza l’illiceità della raccolta di scommesse senza essere collegati al totalizzatore nazionale, tenendo ferma l’applicabilità – nei confronti dei titolari dei ctd – della fattispecie penale dettata dall’articolo 4 della legge 401 e il conseguente obbligo per gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria di riferire al pubblico ministero la notizia di reato nei confronti dei richiedenti”. Il Viminale chiarisce che: “l’obbligo di riferire alla Procura sussiste anche nei confronti dei soggetti che hanno presentato la comunicazione alle questure dell’esistenza della attività di scommessa, riservando all’autorità giudiziaria competente la configurabilità del reato”.

Sulla stessa questione è intervenuto anche il Consiglio di Stato in un parere reso all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, chiarendo che l’Amministrazione non ha l’obbligo di denunciare il soggetto che presenta domanda per aderire alla sanatoria, come la norma della Stabilità lasciava credere. Alla sanatoria però, secondo i giudici di Palazzo Spada, potranno aderire i soggetti che sono semplicemente indagati per reati associativi finalizzati alla raccolta di scommesse, ma non coloro che sono stati rinviati a giudizio o che hanno riportato una condanna. lp/AGIMEG