Scommesse, Ginestra (Agisco), “Le concessioni non servono più? Valuteremo se agire per il risarcimento degli investimenti fatti”

“I Monopoli si sono chiusi in una nicchia, portano avanti discorsi interlocutori senza decidere nulla”. Dura la posizione di Francesco Ginestra, presidente dell’associazione Agisco, riguardo l’immobilismo dell’amministrazione su questioni cruciali come la lotta alla rete parallela, o la tutela degli interessi del settore nel confronto con gli enti locali. “Adesso” spiega ad Agimeg, “attendono che il Ministro dell’Economia decida se affidare la delega ai giochi o meno a uno dei sottosegretari”. In particolare, l’Associazione aveva partecipato a alcuni incontri con i vertici dei Monopoli per risolvere la questione dei ced e ctd, “Gli incontri sono proseguiti, ma non si è arrivati a alcuna soluzione”. Eppure si parlava di un progetto pilota: “I Monopoli ci avevano annunciato di aver trovato una soluzione e ci avevano detto di aver pazienza alcuni giorni. Il progetto sarebbe partito in una regione per così dire emblematica, per poi essere esteso anche al resto d’Italia. Questo succedeva a gennaio, da allora non se n’è più parlato”. Ginestra tuttavia non conferma il coinvolgimento nel progetto della UIF (l’Unità costituita dalla Banca d’Italia per indagare sulle attività di riciclaggio) che pure aveva partecipato a un incontro il 25 febbraio – presenti tra gli altri Roberto Fanelli, a capo della Direzione Centrale Tributi e Monopolio Giochi di Aams; Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio; Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B – per discutere di calcioscommesse e rete parallela: “I Monopoli non ci avevano spiegato i dettagli, ci hanno detto solamente di aver trovato uno strumento su cui fare leva”. E quindi Ginestra ribadisce che “il sistema delle scommesse è vicino all’implosione, le agenzie legali ormai operano in perdita e non possono resistere oltre. Sentirò gli altri esponenti del Consiglio e visto che a quanto pare le concessioni non servono più a nessuno valuteremo se agire, con una causa civile o un arbitrato, per chiedere il risarcimento degli investimenti effettuati”. gr/AGIMEG