Zoffili (Lega): “Progetto Europlay mira a contrastare il gioco illecito in ambito europeo. Una task-force potrebbe essere utilizzata anche per indagini su match-fixing internazionale”

“La delegazione, su espressa richiesta del presidente del Comitato, ha incontrato i membri dell’Italian Liaison Bureau, l’Ufficio di collegamento tra le Forze dell’ordine italiane ed Europol. Il responsabile dell’Ufficio, il dottor Sandro De Angelis, ha quindi evidenziato i progressi realizzati nel 2018 in termini di contributo italiano alla piattaforma SIENA (Secure Information Exchange Network Application), con un aumento del 31 per cento degli inserimenti, a riprova della crescente diffusione presso le Forze dell’Ordine dell’importanza della condivisione delle informazioni attraverso Europol. Il dottor De Angelis ha altresì ricordato i vari programmi che vedono un’intensa collaborazione tra l’Agenzia e le forze italiane (Eurosearch, Euromafia, Europlay sul gioco d’azzardo, Eurocult sul cultismo in Africa)”. E’ quanto ha ricordato il presidente Eugenio Zoffili (Lega) nel comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione al Senato sulla missione a L’Aia dell’8 e 9 aprile 2019. “Il progetto Europlay attiene quindi alla progettualità investigativa per il contrasto al gioco illecito che mira attraverso la condivisione di informazioni a condividere anche la conoscenza dei diversi sistemi normativi europei «di settore», non sempre armonizzati tra di loro al fine di trovare soluzioni per prevenire e reprimere il fenomeno criminale in ambito europeo. Anche per questo progetto una task-force sul tema potrebbe essere utilizzata quale rapido strumento di scambio info-investigativo ed operativo per tutti i Paesi membri, nelle indagini di specifico settore in particolare sul fenomeno del «match-fixing» internazionale, cioè cercando di favorire lo svolgimento di periodiche riunioni investigative tra gli investigatori dei rispettivi Paesi membri e la conseguente formazione di migliori pratiche condivise”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG