“Ogni volta che tocchiamo il tema del gioco, non si può non parlare della questione territoriale. Mi stupisce che le Regioni dopo aver regolato il settore non hanno fatto una verifica sull’efficacia delle norme. La buona politica impone che si guardi l’efficacia della norma. E’ un tema, questo, che andrebbe affrontato”.
E’ quanto ha dichiarato Emilio Zamparelli, Presidente STS, durante il seminario “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e powered by IGT.
“Si tratta di norme, nello specifico, già diventate vecchie. Oggi il mercato dell’online raccoglie più del fisico. Pensare quindi di regolare il fisico significa non tener conto di una realtà che è totalmente cambiata. Oggi il giocatore non ha necessità di trovare occasione di gioco, è un giocatore multicanale, con l’occasione di gioco in tasca e con conto gioco aperto. Si tratta di temi che il Legislatore dovrebbe attenzionare.
I conti gioco aperti e attivi sono 17 milioni. Parliamo di 500.000 conti gioco aperti ogni mese. Parlare, quindi di questione territoriale, oggi, in un contesto che muta abbastanza velocemente, non raggiunge lo scopo della tutela del giocatore, che viene lasciato a se stesso.
Va affrontata poi la questione della desertificazione dei centri. Per noi tabaccai questo ha un grosso impatto, soprattutto sul consumatore finale. Oggi le tabaccherie al servizio del cittadino possono rimanere aperte anche grazie agli introiti che vengono dal settore del gioco legale. La questione è quindi più ampia, non bisogna fermarsi alla sola questione territoriale. L’approfondimento è necessario. Meno punti fisici legali sul territorio, rappresentano per la criminalità l’occasione per espandersi”, ha concluso. cdn/AGIMEG