Zamparelli (pres. STS): “Distanziometro e fasce orarie si sono rivelati inefficaci nell’ottica della tutela del giocatore”

“Dallo studio di I-Com emerge che il settore del gioco è stato fortemente condizionato dalle leggi locali. Il settore del gioco ha bisogno di certezze che al comparto sono mancate per oltre un decennio. Dunque, il riordino deve essere scritto dando uno sguardo al passato e analizzare se i provvedimenti adottati hanno avuto l’efficacia sperata. Questi provvedimenti locali hanno sempre introdotto il distanziometro e le fasce orarie, strumenti che si sono rivelati inefficaci nell’ottica della tutela del giocatore. Lo dimostrano anche le ricerche dell’Eurispes che ha più volte sottolineato che il ludopatico non è bloccato da una distanza maggiore dai punti gioco. Inoltre, l’unico ad essere stato colpito da tali norme è il giocatore sociale”.

E’ quanto ha dichiarato Emilio Zamparelli, Presidente STS,  durante il seminario pubblico (powered by IGT) organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”.

“Le fasce orarie – ha aggiunto – sono a mio avviso inutili anche perché con la comparsa del gioco online c’è la possibilità di giocare in ogni ora del giorno e della notte.

Credo che la politica debba fare le giuste valutazioni per non incorrere in errore nuovamente. Il riordino dovrà essere efficace sotto il punto di vista della tutela della salute pubblica e delle attività economica. Credo – ha concluso – che negli ultimi anni lo Stato abbia operato con meno pregiudizi di quanto hanno fatto gli enti locali. Ciò è stato evidente anche quando l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha lanciato la sua app che permetteva di rintracciare i luoghi di gioco legali che è stata bersagliata da numerose critiche”. ac/AGIMEG