Worldline crolla in Borsa: indagine giornalistica svela transazioni sospette per miliardi di euro con casinò illegali, siti pornografici e riciclaggio

Crollo verticale in Borsa per Worldline, colosso francese dei pagamenti digitali, che ha perso oltre il 38% del proprio valore azionario a Parigi, dopo la pubblicazione di un’inchiesta giornalistica internazionale che punta il dito su presunte transazioni illecite avvenute attraverso la sua piattaforma.

A riportarlo è Il Sole 24 Ore, citando l’indagine “Dirty Payments” condotta da un consorzio di testate europee, tra cui il quotidiano belga Le Soir e il sito francese Mediapart, in collaborazione con il network Eic (European Investigative Collaborations). Secondo quanto emerso, Worldline avrebbe gestito miliardi di euro in transazioni sospette per conto di soggetti attivi in settori ad alto rischio: frodi online, casinò illegali, contenuti pornografici controversi, prostituzione e presunto riciclaggio di denaro.

L’indagine si basa su documenti riservati e dati interni trapelati da fonti vicine all’azienda. In particolare, si accusa Worldline di non aver esercitato controlli adeguati, permettendo per anni che le sue infrastrutture venissero utilizzate da attori poco trasparenti, specie nel commercio digitale.

In risposta alle accuse, la società ha fatto sapere di aver già avviato nel 2023 una revisione completa del portafoglio clienti ad alto rischio, includendo casinò online, incontri per adulti e servizi simili. Alla fine dello scorso anno, inoltre, erano già stati interrotti i rapporti con alcuni clienti considerati “a rischio elevato” a fronte dell’aumento della criminalità informatica e dell’inasprimento normativo.

Worldline ha assicurato che tutti i clienti segnalati sono attualmente soggetti a un monitoraggio rafforzato, specificando che la propria condotta è conforme ai requisiti normativi e che continuerà a collaborare con le autorità competenti.