“Il velo di ipocrisia che vive lo Stato nei confronti del gioco è evidente e si finisce di perdere di vista i paradigmi su cui si fonda questo settore. Il gioco è legale in Italia e attraverso di esso lo Stato fa cassa”. E’ quanto ha dichiarato l’onorevole Ubaldo Pagano, del Partito Democratico, al Workshop Enada organizzato dalla Sapar a Roma.
“Infatti, quando si deve scrivere la Legge di bilancio il governo di turno la prima cosa che pensa di fare è l’aumento della tassazione sui giochi, giustificandola con la criminalizzazione del comparto così da rendere più digeribile questo incremento agli occhi dell’opinione pubblica. Lo Stato non può fare a meno di questo settore perché i soldi che arrivano all’erario sono fondamentali per l’economia italiana”.
“Per fare un parallelo, il taglio del cuneo fiscale costa 10,8 miliardi di euro, più o meno gli incassi del gioco. Questo spiega la rilevanza che ha all’interno delle voci di entrata nel nostro bilancio statale. Il gioco illegale online è incontrollabile e i volumi di gioco lo dimostrano e su questo secondo me va posta l’attenzione. Se si continua però solo nell’escalation del discredito verso il settore si andrà solo a peggiorare la situazione”, le parole di Pagano. ac/AGIMEG