Tar Lazio, sono stati mandati in decisione i ricorsi intentati dai concessionari delle videolottery – e trattati questa mattina – contro il decreto direttoriale 12 ottobre 2011 (adottato in attuazione della legge 148 del 2011). Il decreto sostanzialmente prevedeva una serie di interventi su diversi giochi; per le vlt, in particolare,vi erano l’introduzione della tassa sulla fortuna e l’innalzamento del preu. I concessionari con i ricorsi hanno impugnato tutte le misure, sulla tassa sulla fortuna il Tar Lazio ha sollevato la questione di legittimità costituzionale: gli scontrini rilasciati dalle macchine non facevano distinzione tra le puntate inserite e le vincite centrate, alcuni giocatori quindi si sarebbero visti tassare l’importo giocato. La Corte Costituzionale nel luglio 20914 ha sostenuto che il pagamento della tassa potesse essere richiesto solo con l’adeguamento dei sistemi di gioco, processo completato nella primavera di quell’anno. I ricorsi al Tar restano quindi in piedi per l’inasprimento del preu. Il decreto direttoriale stabiliva infatti – a partire dal gennaio 2013 – un’aliquota del 4,5%, i concessionari tuttavia ribattono che il decreto Abruzzo – la legge che lanciò questi giochi nel 2009 – aveva fissato un tetto massimo del preu al 4%. Si attende adesso la decisione del giudice amministrativo che potrebbe arrivare nell’arco di due mesi. gr/AGIMEG