Vlt, per Tar Campania “irricevibile” ricorso sala Napoli su distanziometro: “Depositato oltre il termine previsto”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, Terza Sezione ha dichiarato irricevibile un ricorso contro il Comune di Napoli per l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza con la quale il S.u.a.p. (Servizio Sportello Unico Attività Produttive) ha ordinato “la chiusura temporanea per giorni 30, a partire dalla data di notifica del provvedimento da parte del competente organo di Polizia Locale, dell’esercizio di sala del VLT sito in Napoli, in Piazza Dante”. Secondo il Regolamento comunale sulle sale da gioco e i giochi leciti del capoluogo campano, si è ritenuto di dover “provvedere alla chiusura della sala VLT in parola, in quanto esercitata in difetto di autorizzazione comunale” e che “sussistono le condizioni per l’adozione di provvedimenti cautelari data l’esigua distanza dell’esercizio in questione dal Convitto Vittorio Emanuele II, con i relativi e consequenziali gravi rischi per i frequentatori di quest’ultimo, ascrivibili in tutto o in parte alla categoria dei consumatori psicologicamente più deboli di cui in premessa, con specifico riferimento alla problematica della ludopatia”: motivo per il quale si ordinava la chiusura temporanea per giorni trenta, a partire dalla notifica del provvedimento, dell’esercizio di sala VLT gestito dalla società ricorrente. Per il Tar tuttavia “il ricorso è irricevibile in quanto depositato oltre il termine previsto dall’art. 45 c.p.a.”. lp/AGIMEG