Il “mutamento delle cariche sociali e delle partecipazioni detenute” da soci e altre società, “non inficiano in alcun modo” l’interdittiva antimafia emessa da una Prefettura, ma al massimo possono fornire la motivazione per un’istanza di aggiornamento. E’ quanto scrive il Tar Emilia confermando l’interdittiva emessa dalla Prefettura di Rimini, nei confronti di una sala vlt di Riccione. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, poi, in seguito al provvedimento aveva disposto la cancellazione della sala dal Registro Ries. La Prefettura aveva ricostruito la fotta rete di compartecipazioni societarie per arrivare ai veri titolari della sala, e quindi aveva messo in evidenza che questi soggetti avevano “rapporti di parentela e di frequentazione con figure di spicco della criminalità organizzata” ovvero con degli esponenti del clan ‘ndranghetista dei Femia. Le società coinvolte a quel punto avevano provato appunto a nominare nuovi vertici. lp/AGIMEG