Maggiore tutela dei minori che utilizzano i videogiochi per prevenirne la dipendeza. E’ quanto ha chiesto il capogruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Toscana Maurizio Marchetti, in una mozione presentata alla Giunta. Secondo un recente studio dell’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (Aesvi), nel 2018 i videogiocatori in Italia sono stati 16,3 milioni, ovvero il 37% della popolazione. Tra i videogiocatori si rileva massiccia presenza giovanile con il 10% di videogiocatori in età 6-10 anni, il 9% in età 11-14 anni ed il 24% in età 15-24 anni. In Toscana, “il 26,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni non ritiene di avere un buon livello di socialità e solo il 18,3% di loro frequenta associazioni o gruppi, mentre il 5,2% dichiara di commettere atti di violenza e bullismo a scuola, il che definisce una potenziale platea di minori maggiormente esposti a tendenziale isolamento e disordini del comportamento individuale/relazionale”, secondo quanto viene riportato nei report zonali 2018 raccolti ed elaborati dal Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza. Per questo motivo, “data l’estesa platea di videogiocatori – si legge nella mozione – in specie bambini e minori, e stante la diffusione e facilità d’accesso in particolare agli smartphone nonché alla luce dei dati regionali su minori che si autovalutano in deficit quanto a livelli di socialità – iniziare fin d’ora ad implementare l’attività dei Ser.D. con percorsi dedicati a cittadini affetti da gaming disorder, rivolgendo particolare attenzione all’utenza minorenne”, si chiede alla Giunta regionale di “avviare sin da subito, all’interno dei Ser.D., la pianificazione e l’attivazione di percorsi dedicati ai cittadini affetti da gaming desorder, rivolgendo nella definizione dei team specialistici di assistenza e cura particolare attenzione all’utenza minorenne”. lp/AGIMEG