Verifica quantificazioni, DL Liquidità: “Per proroga versamento PREU apparecchi andrebbe acquisito avviso del Governo su possibili effetti di cassa e su profilo di rischio”

Nel DL Liquidità, su cui il Governo ha posto la fiducia per l’approvazione, senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi oggi alla Camera, è prevista la proroga del versamento del PREU per gli apparecchi da intrattenimento. “Il comma introdotto proroga al 22 settembre 2020 i termini per il versamento del PREU e del canone concessorio per apparecchi da intrattenimento in scadenza entro il 30 agosto 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con applicazione degli interessi legali calcolati giorno per giorno; la prima rata è versata entro il 22 settembre 2020 e le successive entro l’ultimo giorno del mese; l’ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020. Si rammenta che già il DL n. 18/2020 aveva previsto (art. 69, comma 1) una sospensione del tutto analoga con riferimento al versamento del PREU e del canone in scadenza per il 30 aprile, anche in quel caso prevedendo i medesimi termini di versamento, unico o rateale, fissati dalla norma ora approvata. La relazione tecnica ha affermato che il predetto comma 1 non avrebbe prodotto effetti sostanziali sulle entrate erariali, in quanto il versamento dell’imposta dovuta sarebbe avvenuto entro l’anno 2020, con pagamento degli interessi legali. In merito ai profili di quantificazione, si evidenzia che la norma opera una sospensione del versamento del PREU e dei canoni (in scadenza il 30 agosto), analoga alla sospensione già prevista dal DL “cura Italia” (n. 18/2020) per il versamento di aprile. Pur rilevando che il versamento resta dovuto per l’anno in corso e che per tale circostanza alla sospensione di aprile non erano stati ascritti effetti di finanza pubblica, andrebbe acquisito l’avviso del Governo sia in merito alla possibilità di effetti di cassa derivanti dall’ulteriore posticipo di entrate tributarie ed extratributarie sia in merito al profilo di rischio connesso al fatto che le ultime rate sono previste in prossimità della fine dell’esercizio finanziario, tenuto conto che un eventuale slittamento dei versamenti all’esercizio successivo comporterebbe maggiori oneri per la finanza pubblica”, viene sottolineato nel Dossier di Verifica delle quantificazioni del DL Liquidità. cdn/AGIMEG