Verbale CTS, Conferenza Regioni: proposte LINEE GUIDA per utilizzo in sicurezza degli impianti sciistici

Nel verbale del Comitato Tecnico Scientifico – a seguito dell’aggiornamento da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – sono state predisposte le linee guida per individuare le misure di prevenzione del contagio da Covid-19 da predisporre per l’utilizzo in sicurezza degli impianti di risalita all’interno di stazioni, aree e comprensori sciistici. Un vero e proprio protocollo molto dettagliato con specifiche indicazioni per formazione del personale, rapporti tra clienti e tra personale e clienti, aerazione e sanificazione, sorveglianza e gestione di eventuali casi Covid.
Il protocollo sciistico prevede di “limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, che tenga conto non solo delle quote giornaliere ma anche di quelle settimanali e stagionali. A tale scopo i gestori dovranno adottare sistemi di prenotazione che siano in grado di consentire una gestione strutturata del numero di utenti che possono effettivamente accedere ai comprensori sciistici ed ai relativi impianti di risalita per ciascuna singola giornata, coordinandosi con autorità sanitarie locali e con le strutture ricettive”. Ricordiamo che nei protocolli di sale giochi, sale scommesse e sale bingo è previsto il contingentamento delle entrate.
E’ stata inoltre predisposta una apposita formazione del personale che “nei casi previsti dovrà essere formato ed addestrato sull’applicazione o sull’utilizzo di dispositivi atti ad evitare il fattore di rischio”, oltre all’individuazione di un referente Covid.
Vanno inoltre incrementate le operazioni di sanificazione negli ambienti utilizzati (spazi comuni e aree riservate al personale). “Un’attenzione speciale deve essere data alla pulizia delle aree comuni come misura generale di prevenzione per l’epidemia da Coronavirus. La sanificazione di superfici che vengono spesso toccate – maniglie, pulsanti dell’ascensore, corrimano, interruttori, maniglie delle porte ecc – dovrà essere particolarmente accurata, scrupolosa e frequente”. In pratica, si chiede di adottare misure che una sala giochi già attua con la sanificazione, ad esempio, degli apparecchi da intrattenimento dopo ogni utilizzo.
In merito al rapporto tra clienti, “dovrà essere predisposta una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altre nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audiovideo, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione”. Dovranno inoltre essere “creati percorsi che garantiscano il distanziamento sociale di almeno un metro, che andranno opportunamente segnalati, riducendo la formazione di gruppi”. Tutti i clienti inoltre “dovranno indossare mascherina chirurgica”. Anche in questo caso ricordiamo che nelle sale giochi, sale scommesse o nei bingo già vengono adottate misure di distanziamento per evitare il contatto tra i clienti, oltre all’uso obbligatorio della mascherina e del gel igienizzante.
Previste anche dal protocollo per gli impianti sciistici la riduzione della capienza massima per cabinovie e funivie, in entrambi i casi del 50%, nelle quali dovrà essere garantito il ricambio d’aria. “Il personale degli impianti addetto all’accoglienza dovrà indossare mascherine chirurgiche e dovrà essere disponibile un dispenser per operatore che igienizza le mani prima dello scambio di oggetti (documenti di identità, carte di pagamento …) con il cliente e anche alla fine delle operazioni di gestione con lo stesso”. Il responsabile della struttura deve inoltre “assumere misure di sicurezza anticontagio organizzando le attività e gli spazi di lavoro, garantendo la distanza di almeno un metro”.
“Come parte del piano di emergenza per il Covid-19, è necessario che ci siano delle procedure già fissate per l’identificazione dei possibili casi tra i dipendenti. L’azienda dovrà quindi definire e attuare un sistema di sorveglianza dei lavoratori attraverso le azioni previste nei protocolli di carattere generale”. Se un cliente o un lavoratore degli impianti segnala sintomi simil-influenzali “deve indossare immediatamente la mascherina chirurgica, interrompere immediatamente l’attività e contattare il centro assistenza medica”.
Il protocollo infine prevede che “dovrà essere garantito l’approvvigionamento in quantità e qualità di guanti monouso e mascherine chirurgiche, disinfettanti per le mani e per le superfici, carta monouso e altri dispositivi necessari per la prevenzione del rischio Covid-19”.
Insomma la Conferenza delle Regioni ed il CTS hanno dato indicazioni dettagliate per i protocolli da utilizzare dagli impianti sciistici. Si tratta di protocolli che sale giochi, sale scommesse o sale bingo hanno già in essere da tempo e che in alcuni casi sono anche più stringenti. cr/AGIMEG