Veneto: sindaco di Vicenza ricorre al Tar contro la Regione, contestati limiti orari e distanziometro della nuova normativa per le sale giochi

Pugno duro contro il gioco d’azzardo nel Comune di Schio, nella provincia di Vicenza. In consiglio comunale il sindaco Valter Orsi ha attaccato duramente la nuova norma regionale in merito, sul fronte dei limiti orari e delle distanze dai luoghi sensibili. Il primo cittadino, infatti, ha intenzione di ricorrere al Tar. Orsi, nello specifico, contesta la scelta di fissare in sei ore l’orario di chiusura per le sale gioco. In precedenza queste attività avevano un orario di apertura massimo di otto ore. Ma non solo, il primo cittadino critica anche la modifica del calcolo della distanza minima, pari a 400 metri, dai luoghi sensibili quali scuole, chiese, strutture sanitarie, sportelli bancomat. La nuova normativa stabilisce infatti che venga calcolata secondo il percorso pedonale più breve e non più in linea d’aria. “Questa legge va a togliere ai sindaci qualsiasi tipo di potere di attivarsi nel proprio territorio”, ha detto il sindaco. Un altro nodo – riporta il Giornale di Vicenza – è quello legato ai finanziamenti delle azioni che, sempre secondo la nuova legge, la Regione vuole mettere in campo per curare e prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo: le risorse, secondo il testo, arriveranno dal 20 per cento delle sanzioni comminate alle sale gioco per il mancato rispetto delle nuove regole. Ma, secondo Orsi, però, con i nuovi orari le sanzioni elevate saranno davvero poche. cdn/AGIMEG