Vaccari (PD): “Necessario rendere meno vulnerabile il settore del gioco, tutelando consumatori e imprese”

“Ringrazio le associazioni di categoria e l’Istituto Friedman per aver organizzato questo importante evento su un tema importante come quello del gioco. Premetto che ho fatto l’amministratore pubblico nel 1995 sul territorio di Modena, dove le piccole e medie imprese sono la stragrande maggioranza e sono state un pezzo fondamentale per la crescita del territorio e verso il quale si deve avere rispetto. Il comparto del gioco rappresenta una delle realtà più estese dell’economia italiana e quindi necessita di risposte adeguate e con l’esperienza in Parlamento ho notato la stratificazione normativa che, a partire dal 2003, ha complicato la vita di questo tipo di imprese e non sono stati avuti effetti riguardo al disturbo da gioco patologico. Per cui agli effetti tendenzialmente positivi al bilancio dello Stato, grazie ai quali è stata anche aumentata l’offerta, si sono uniti controlli che però non sono stati esaustivi”.

E’ quanto ha detto in occasione del convegno “Gioco legale: regole uniformi per garantire sicurezza, legalità e gettito”, Stefano Vaccari (PD-IDP), segretario di presidenza.

“Se è vero che la presenza di sale giochi in determinati luoghi non è associabile al degrado è falsa anche l’equazione che il gioco legale sia sempre sicuro come dimostrato da vari atti della magistratura. La criminalità organizzata ha un grande interesse per questo settore poiché viene usato per riciclare il denaro ed è quindi molto utile ai clan mafiosi. Quindi questa esperienza mi suggerisce che serve sempre di più una riscrittura delle regole di un comparto che, anche a causa dei volumi di denaro, ha dimostrato alcuni tratti di vulnerabilità che vanno necessariamente sanati per tutelare l’insieme delle imprese che operano in modo sano occupando migliaia di lavoratori”, ha aggiunto.

“Le nostre proposte tenderanno a ridurre queste vulnerabilità e avranno al centro la tutela del consumatore e la preservazione delle imprese. L’obiettivo è rafforzare gli argini verso la criminalità e innalzare la qualità dell’offerta. Pensiamo che la tassazione sia troppo alta nei confronti del settore e quindi dovrà essere rivista e, infine, c’è il grande tema delle concessioni e penso che procedere in modo slegato rischia di penalizzare un pezzo del settore non fornendo delle risposte adeguate alle esigenze del comparto. Nella Delega il tema della ludopatia sembra che venga declinato sulla responsabilità del singolo giocatore e ciò è un errore molto grave. Sulla riscrittura delle regole auspichiamo che il Governo ascolti gli operatori di categoria e faccia fare un confronto anche all’interno del Parlamento con le opposizioni”, ha concluso. ac/AGIMEG