Il futuro dei casinò passa da giochi sempre più social e dal progressivo ridimensionamento delle slot machine. Parola di James Murren, presidente e CEO di MGM Resorts International, che sta costruendo un casinò da 1,2 miliardi di dollari nel Maryland, il sesto dello Stato. “Ciò che vediamo oggi all’interno delle case da gioco, tra dieci anni non ci sarà più”, ha detto Murren. “Chi viene nei casinò non vuole subire passivamente il gioco, come nel caso delle slot, ma sfidare altri giocatori. Dobbiamo elaborare un prodotto che possa essere appetibile per i cosiddetti ‘Millennials’ – i nati tra il 1980 e il primo decennio 2000 – che rappresentano, negli Usa, un terzo della popolazione, secondo un rapporto della Casa Bianca. Per attrarre i giocatori più giovani, i casinò possono avere bisogno di imitare giochi stile Xbox o Playstation”. Non è un caso che i grandi casinò del Maryland stiano progressivamente riducendo lo spazio delle slot a favore dei tavoli verdi, che al contrario si evolvono più velocemente con giochi – come il texas hold’em – che seguono le mode e i gusti del momento. La strada sembra dunque tracciata, ma l’impatto delle slot sul bilancio dei casinò è ancora molto forte, seppur in calo rispetto allo scorso decennio. Nel Nevada le slot, nel 2007, raccoglievano 8,4 miliardi di dollari, il 65% rispetto ai 12,8 miliardi totali, percentuale che lo scorso anno si è abbassata al 61%, con un impatto di 6,7 miliardi su una raccolta complessiva di 11 miliardi di dollari. lp/AGIMEG