USA: estrazioni pilotate con un virus, le lotterie adesso pagano un jackpot al vero vincitore

Iowa, un gruppo di lotterie degli Stati Uniti raggiunge un accordo con l’uomo che vinse un jackpot nel 2011, e a anni di distanza intentò una causa sostenendo che il premio doveva essere molto più alto. Tutto parte con le truffe messe a segno da un addetto alla sicurezza delle lotterie, Eddie Tipton, che con un virus era riuscito a alterare il sistema di estrazione di una serie di lotterie USA. La truffa gli consentiva di conoscere la combinazione che sarebbe stata estratta in alcuni giochi, in delle estrazioni determinate, in questo modo è riuscito a incassare una serie di jackpot in giro per gli Stati Uniti. L’uomo ha agito indisturbato per anni, ma alla fine è stato arrestato nel 2015: gli inquirenti dapprima sono riusciti a arrestare alcuni complici, e quindi sono arrivati all’artefice. Quando la storia è venuta a galla, alcuni vincitori hanno però fatto causa alle lotterie: in sostanza avrebbero incassato dei premi più alti se Tipton non avesse razziato i jackpot messi in palio nelle estrazioni precedenti. E’ il caso di Larry Dawson, consulente finanziario di 66 anni di Webster City, che nel 2011 aveva centrato un jackpot da 9 milioni all’Hot Lotto, ma avrebbe vinto un premio decisamente superiore se nell’estrazione precedente Tipton non avesse messo le mani su un montepremi da 16,5 milioni. Con l’accordo raggiunto nei giorni scorsi, le lotterie sembrano ammettere la propria responsabilità per non essere riuscite a assicurare la sicurezza del sistema, i termini della transazione comunque non sono stati rivelati. lp/AGIMEG