Il Tar Toscana chiede di misurare esattamente la distanza tra una sala da gioco e un luogo sensibile, pronunciandosi sulla richiesta di sospensiva avanzata in un ricorso contro il rigetto della licenza di pubblica sicurezza. La vicenda inizia nel gennaio scorso quando la Questura di Pisa nega l’88 Tulps a un operatore che voleva aprire una sala scommesse di Casciana Lari: in base al regolamento sul gioco approvato dall’Unione Valdera infatti l’agenzia non avrebbe rispettato le distanze da un giardino pubblico. La sala si rivolge al Tar, e il giudice amministrativo adesso chiede di misurare “la distanza, per la via pedonale più breve tra il luogo in cui la società ricorrente vuole aprire il punto sommesse, avendo a riferimento l’ingresso alla sede, e il giardino pubblico individuato dall’Amministrazione come luogo sensibile, avendo a riferimento il cancello di ingresso”. Il compito viene affidato alla “Polizia Provinciale di Pisa, la quale depositerà telematicamente le relative risultanze ed i documenti a corredo entro sessanta giorni”. Il ricorso proseguirà direttamente nel merito, l’udienza è stata fissata al 25 febbraio 2020. rg/AGIMEG