UK, British Horseracing Authority: “Chiudere i negozi di scommesse avrebbe un impatto devastante sul settore ippico”

“Siamo molto preoccupati che i negozi di scommesse – che hanno operato secondo i rigidi protocolli di sicurezza COVID dalla loro riapertura a giugno – siano stati presi in considerazione per la chiusura nelle aree che rientrano nel livello più alto dei tre che il Governo ha stabilito”. E’ l’allarme lanciato in UK dalla British Horseracing Authority (BHA), sulla ventilata ipotesi di una possibile chiusura delle sale scommesse a seguito della recrudescenza della pandemia. “Gli operatori di scommesse hanno dimostrato di poter gestire i negozi in sicurezza, senza violare le restrizioni di distanziamento sociale, quindi non comprendiamo le basi per la loro chiusura”.
Le nuove misure allo studio del Governo riguarderebbero le nuove restrizioni che potrebbero includere una chiusura temporanea di pub, palestre, casinò, negozi di scommesse e altre strutture ricettive e ricreative. Il primo ministro Boris Johnson ha firmato un accordo per un sistema a tre livelli che include “rischio medio”, “rischio elevato” e “rischio molto elevato”, che porta alla chiusura.
La BHA ha affermato che “le corse e le scommesse condividono una relazione unica e interdipendente. Qualsiasi misura adottata che comporti la potenziale chiusura di migliaia di negozi di scommesse, che generano entrate critiche per le corse britanniche attraverso il prelievo e i pagamenti dei diritti dei media, avrà un impatto enormemente dannoso sulle finanze di entrambe le industrie. Questo è tanto più acuto per le corse britanniche a causa della continua assenza di spettatori negli ippodromi britannici e dimostra ulteriormente la necessità di un supporto finanziario immediato per la nostra industria. Incoraggiamo quindi il governo a prendere una decisione basata su prove prima di qualsiasi chiusura di negozi di scommesse, consapevole degli impatti significativi e più ampi sulle corse britanniche e sulle altre industrie associate”. cr/AGIMEG