Uiss: “Con l’emergenza Covid-19 fenomeni di match fixing e scommesse anomale su incontri esteri”

Nel corso dell’ultima stagione sportiva, su oltre il 50% degli eventi sono pervenute segnalazioni di scommesse anomale, soprattutto su incontri disputati all’estero. L’emergenza Covid-19 ha poi fatto emergere il tema delle truffe legate a eventi “fantasma”, cioè eventi pubblicizzati, ma mai disputati. Si aggiunge il fenomeno del match fixing, ossia degli eventi truccati nel risultato ancor prima dello svolgimento a vantaggio di scommettitori o altri personaggi che ruotano intorno al mondo dello sport. Questi fenomeni sono stati analizzati nel corso della riunione dell’Unità Informativa Scommesse Sportive (UISS), operante presso la direzione centrale della Polizia criminale. Tale Organo, presieduto dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Rizzi, e costituto con Decreto del Ministro dell’Interno del 15 giugno 2011, ha come obiettivo quello di garantire la regolarità dello svolgimento delle manifestazioni sportive e di contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore. Hanno partecipato rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e del mondo dello sport (Coni e Figc). L’obiettivo è quello di fornire una risposta corale e unitaria anche attraverso la condivisione di buone prassi e di iniziative finalizzate a sviluppare percorsi di integrity per dirigenti, giocatori, tecnici del settore. Ciò al fine di prevenire e contrastare il fenomeno della corruzione nelle competizioni sportive. In programma anche l’avvio di progetti per un approccio internazionale nell’ambito di organismi di cooperazione delle Forze di polizia, quali Europol e Interpol. Nel suo intervento il vice direttore dell’Uiss, Stefano Delfini, che è anche direttore del Servizio analisi criminale, ha sottolineato l’importanza strategica della sinergia tra “law enforcement” e mondo dello sport, anche attraverso la condivisione di buone prassi e di iniziative finalizzate a sviluppare percorsi di “Integrity” per dirigenti, giocatori, tecnici del settore ai fini della prevenzione e del contrasto del fenomeno della corruzione nelle competizioni sportive. cdn/AGIMEG