Il 4 dicembre non è una data banale per il settore del gioco: nel 2003, ovvero esattamente 20 anni fa, vedeva la luce il provvedimento dell’Aams con il quale venivano messi al bando i videopoker e sostituiti con le Awp collegate alla rete dei Monopoli.
“Il gioco regolamentato non ha 20 anni, ma 25. Ovvero da quando le scommesse sportive vennero introdotte nelle agenzie ippiche nel 1998. Il grande successo riscontrato in due anni ha poi portato alla gara per la licenza di mille agenzie e poi è arrivata la liberalizzazione dovuta dal Decreto Bersani. Con il provvedimento del 2003, che ha avuto esecuzione nel 2004, sono stati regolamentate le Awp e collegate, in modo assolutamente giusto, alla rete dei Monopoli e sono stati messi al bando più di 800.000 videopoker allora presenti in Italia. Personalmente sono sempre stato favorevole alle azioni dello Stato che mettono tutti i giochi all’interno di una regolamentazione”. E’ quanto ha dichiarato Maurizio Ughi, storica figura del settore, in merito all’anniversario dei 20 anni del Decreto Direttoriale dell’Aams che ha messo fuori gioco i videopoker.
“Per continuare verso l’ottimale regolamentazione, sarebbe bene che il Governo, nel prossimo riordino, faccia la cosa giusta e non la più facile. Fare una riorganizzazione riguardante solo l’online, e per di più alle cifre paventate nelle settimane precedenti, potrebbe creare evidenti problemi. A mio avviso, non si dovrebbe operare con l’obiettivo di far cassa con i pochi spiccioli derivanti dalle concessioni online, ma si dovrebbe perseverare nel riorganizzare l’intero sistema gioco in Italia, altrimenti si tratterebbe solo di una toppa. Mi auguro che il Governo opererà con criterio”. ac/AGIMEG